ONE WAY → JAPAN 2015

“È giunta l’ ora, è giunto il momento di essere protagonisti del nostro tempo. La strada è la stessa ANCHE SE SIAMO LONTANI …”

Queste sono state le parole sulla bocca di tutti i rover e le scolte che hanno partecipato alla route nazionale italiana, in quel momento ciascuno di loro ha portato a San Rossore un pezzo del proprio paese, che fosse metropoli o piccolo borgo, loro c’erano e si sono fatti sentire.

Con questo spirito vogliamo arrivare anche noi del reparto “Umberto Nobile” in Giappone, con la voglia di farci conoscere e di conoscere tutta la realtà scoutistica che ci circonda; ma essendo un reparto interregionale, come creare uno SPIRITO DI UNITA’ fuori dal nostro paese se non ci conosciamo tra di noi?

Beh, per questo nascono i campetti di preparazione, il nostro primo si è tenuto a Salerno!

Ci era stato chiesto di portare tanto entusiasmo,un simbolo che ci rappresentasse e un piatto tipico del nostro paese. Questi ultimi molto apprezzati da tutti specialmente grazie alle prelibatezze di nonna Giuditta e alla ‘Nduja calabrese, ma grazie anche a tutte le deliziose pietanze preparate con cura da tutte le nonne o mamme che fossero. Ed è stata proprio questa condivisione di tradizioni e sapori a spingerci ad aprirci di più!!!

Per mesi ci eravamo scambiati esperienze di vita scout e non su “whatsapp”, ma non possiamo omettere l’imbarazzo iniziale che tutti abbiamo provato quando le foto dei profili si sono trasformate in immagini in carne ed ossa, ora, i nomi delle chat (per la maggior parte tutti uguali : vedi “Francesco jam 1-2-3) letti così sulle chat prendono volto e diventano realtà, la realtà di un sogno!

ONE WAY → JAPAN 2015

Giappone! Già il sentire questa parola ci fa’ viaggiare con la mente, ci catapultiamo dall’ altra parte del globo dove ancora non riusciamo ad immaginare di andare.

Cosa ci separa da quella meta?

8 mesi!

Otto mesi che possono passare in fretta se trovi compagni di AVVENTURA meravigliosi! La prima sera infatti dopo aver ricevuto la maglia con il dirigibile simbolo del nostro reparto (competizione di disegno vinta dal nostro orgoglio ALTAMURANO Domenico) e il fazzolettone del contingente italiano, abbiamo avuto modo di socializzare anche attraverso una molto organizzata attività dove ognuno di noi ha mostrato il proprio video,foto,power point o collage craccato (?) di presentazione (N.B alcuni hanno scelto il formato orale) seguito dalla spiegazione del proprio simbolo identificativo, simboli molto vari tra di loro ma ciascuno, anche se piccolissimo, porta in sé una parte dello scout che l’ ha presentato e continuerà a portare da quel momento anche una parte relativa al Jamboree.

L’attività si è conclusa abbastanza pesto, le 2:00 circa… ma la notte è giovane e il nostro bel reparto , sfuggendo ai tattici scarponi appesi (date una medaglia al capo che ha avuto questa idea), è riuscito a rimanere sveglio per un altro paio di orette dove si è compattato sempre di più.

La sveglia è suonata alle 7.30 e tutti lavati e vestiti (con le nuove magliette del reparto) e profumati ( vabbè si fa per dire ai campi scout!) siamo scesi a fare colazione per poi cominciare il tanto atteso smistamento nelle squadriglie.

La parola smistamento ci fa venie in mente Harry Potter no?

Chiamano il tuo nome, ti mettono in testa un logoro e scorbutico cappello e poi annunciano la tua casa di appartenenza no?

Ma questa è roba troppo sofisticata per noi scout!

Bendati.

*suono di una bocca che si apre*

* rumore di uno sputo*

*lacrime a volontà*

Come avrete capito, per ogni squadriglia corrispondeva una spezia e ad alcuni sfortunati è capitata proprio la cipolla, l’aglio o il peperoncino, ai più fortunati l’origano.

Ma fino a questo momento non eravamo altro che piccoli gruppetti maschili o femminili… una vera squadriglia necessita di un nome, di un grido, di un guidone!

Così partendo dal nome le squadriglie hanno iniziato a prendere forma: Fenici, Ghiandaie, Iene e Rinoceronti ogni squadriglia con gridi e motti diversi e originali. Le prove però non finivano qui!

Bisognava dare una forma a questi animali! Così sono state messe alla prova le nostre abilità di disegnatori e sarti e bisogna dire che i capi si aspettavano di peggio!

Ormai le sq. erano formate e non ci restava che cominciare le attività da svolgere in squadriglia! Il tema? Giappone ovviamente! Infatti i nostri capi erano tutti vestiti a tema e divisi in varie postazioni, ci hanno fatto provare diverse tecniche giapponesi come gli origami o il disegno dei fiori di ciliegio e anche un complicato nodo che solo in pochi sono riusciti a realizzare.

A pranzo in seguito abbiamo potuto finalmente assaggiare la buonissima e famosissima ‘NDUJA, una pietanza alquanto piccante ma prelibata, tipica della Calabria.

La ‘nduja infatti ci ha messi in moto per le attività pomeridiane come la realizzazione di un sacchetto portaoggetti che porteremo con noi al Jam ,sono venuti fuori lavori davvero ben fatti e vari in forme e cuciture, abbiamo avuto tempo fino all’ora della messa seguita da una simpatica attività svoltasi lungo le strade illuminate di Salerno, dove ogni squadriglia doveva diffondere ciò che è il Jamboree !!!!

Ma il meglio della serata doveva ancora venire!

“nessun profumo vale l’odore di quel fuoco” diceva B.P, ed è proprio vero! Ma che fuoco è senza scenette e canti?! Infatti quella sera toccava a noi ragazzi animare! Ad ogni squadriglia era stata affidata una tecnica di animazione: Ghiandaie scenetta, Iene quadri fissi, Rinoceronti canto e Fenici mimo. Con le varie tecniche dovevamo spiegare il nome del nostro reparto attraverso alcuni indizi fornitici dai capi … ne sono venute fuori di tutti i colori! Dal cane di nome Norge a Poppea, la moglie di Umberto per finire ad iceberg e a flussi di coscienza in fin di vita. Insomma! Si sarà rivoltato nella tomba!

Il fuoco ci ha divertiti tutti ragazzi e capi che però dopo qualche danza, visto l’orario, ci hanno mandati a dormire dopo una bellissima giornata ricca di eventi ed emozioni!

Quella notte però non tutti sono riusciti a dormire notti tranquille… alcuni non sono riusciti ad evitare gli scarponi nei corridoi ma le “missioni segrete” (N.B mi fanno notare che non sono più troppo segrete) sono ugualmente andate in porto… beh… alcuni ci hanno rimesso la faccia! Infatti con i trucchi gentilmente offerti da Nadja (Nababauer), alcuni, (il trio “swag”) sono riusciti a “decorare” le carine e coccolose facce dormienti di povere vittime…

(non facciamo i nomi degli artefici per motivi di sicurezza) e così anche il secondo giorno era andato..

La seconda sveglia del campo è stata di gran lunga la più triste perché, ormai affezionati , vedevamo troppo vicino il momento dei saluti ma “LA STRADA È LA STESSA ANCHE SE SIAMO LONTANI” e la nostra strada è il Giappone, tutti insieme! Infatti l’ultima mattinata è stata dedicata alle domande varie ed eventuali sul viaggio, sulla home hospitality e soprattutto al lancio del secondo campetto e alle attività da preparare!!!

In seguito ci sono stati ridati i nostri fazzolettoni e i simboli che ci rappresentavano e dopo le ultime sistemazioni tutti in cammino verso la stazione, una cammino più triste rispetto all’andata con davanti treni o macchine ricche di genitori impazienti di rivedere i propri figli..

saluti, saluti, baci e abbracci ma una sola promessa: “WA,a spirit of unity, ci rivediamo presto compagni!”

Graziana