L’Italia incontra il mondo!

In una tenda ci sono un italiano, un francese e un americano… Sembra l’inizio di una barzelletta, eppure non lo è affatto.
Si tratta semplicemente di uno dei giorni più importanti per un contingente al Jamboree: la reception. Quasi tutti i contingenti organizzano una festa durante il campo per introdurre la propria versione di scautismo agli altri e scambiarsi idee e varie informazioni, attirando gli altri con musica, foto e cibo. Un evento formale ma allo stesso tempo informale: tutti rigorosamente in uniforme, con il fazzolettone nazionale oltre a quello del Jamboree, ma rilassati, senza il peso di una cerimonia.
Partecipare alla reception da scout e non da rappresentante del contingente non è cosa da poco: questo evento è organizzato esclusivamente per i rappresentanti dei contingenti. Io e il redattore della Compagnia Corto Maltese siamo stati veramente fortunati – soprattutto perché ho visto pochissime persone che non avessero il fazzolettone blu e viola che contraddistingue i CMT, come noi.
All’entrata gli ospiti venivano accolti da sei capi e poi ad ognuno veniva regalato un laccio italiano. Nella tenda, un grande libro era pronto per essere firmato da tutti quanti e poi due foto di paesaggi italiani erano pronte per essere utilizzate come sfondi. Il ricchissimo tavolo del cibo si estendeva lungo uno dei “muri” ed era forse ciò che attirava la maggior parte delle persone. Infatti il tavolo era pieno di pasta, pizza, parmigiano e prosciutto che gli ospiti hanno gradito moltissimo.
Ciò che era veramente bello della festa era la varietà di scout presenti. Due rappresentanti per ogni contingente (circa 150) erano lì, assieme ai rappresentanti del 24° Jamboree. Ho avuto l’opportunità di parlare con uno degli organizzatori, che mi ha spiegato che il Jamboree sarà ospitato da tre paesi: Stati Uniti, Canada e Messico e che il campo, in West Virginia, sarà così grande da poter ospitare tutte le attività nel campo, senza il bisogno di trasferirsi per svolgere varie attività. MI è stato chiesto se avevo intenzione di partecipare al prossimo Jamboree come IST ed ho potuto rispondere solamente in un modo: certo che sì!


Non c’era un momento di silenzio: tutti parlavano e nessuno era solo. Ma non era un rumore fastidioso ma allegro e pacifico. Una delle serate più belle del Jamboree, sicuramente: tanti scout, ottimo cibo e conversazioni interessantissime. Non solo per questo mi sono divertita, ma anche perché l’altro redattore era del CNGEI ed ho così potuto dialogare con lui e posso dire ora di conoscere in maniera più completa l’associazione sorella dell’AGESCI.
Ringrazio moltissimo il settore comunicazione del nostro contingente per avermi dato quest’opportunità, oltre per il fatto del cibo (mangiare cibo italiano dopo un lungo periodo in Giappone è un’esperienza meravigliosa) che mi ha permesso di avere davanti a me tutto il mondo in una stanza.
Livia Alegi