Cosa ho imparato dal Giappone!

chiara abate_g (2)

Mi hanno fatto una domanda: “Che hai imparato in Giappone?”
Cosa ho imparato dal Giappone? Il Jamboree…
Mamma mia. Beh, oltre alle 12 ore di volo…non è che io ho solo imparato, io ho vissuto qualcosa di indescrivibile là. Ho vissuto con la mia famiglia Giapponese, ho dormito a terra con dei materassi spessi tipo 5 cm, ho visto un centro commerciale enorme con il garage più grande del mondo con tipo 17638273 biciclette, e non scherzo. Ho sopportato 51 gradi là in Giappone.
Ho sorriso tantissimo in 15 giorni di puro scautismo. Eravamo 35.000 scout (dai 14 ai 17 anni) provenienti da tutto il mondo. Ho dormito accanto a una tenda di alcuni svedesi e di alcuni Colombiani che ogni notte facevano festa e non mi facevano dormire. Ho incontrato Americani, Inglesi, Turchi, Tedeschi, Norvegesi, Francesi, Spagnoli, Cileni, Portoghesi, Belga, Polacchi, Russi, Australiani, Californiani, GIAPPONESIIIII…..io camminavo e tutti mi sorridevano, mi salutavano, mi parlavano come se ci conoscessimo da anni..
Dareste mai un “batti 5” a uno sconosciuto? Da pazzi! Eppure lì la conversazione tra noi ragazzi iniziava così:
give me five bro
*5* eeeehi where are you from?!
from Italy and you?
…e continuavamo così.
Anche andare a lavare i vestiti o le gavette non era poi così noioso se sapevi già di incontrare gente nuova e sapere sempre di più degli altri. Non penso ci sia cosa migliore di imparare nuove culture, scambiarsi oggetti, imparare nuove lingue, mangiare una pizza con un Giapponese che ti fa le facce strane come per dire “che schifo è?” senza sapere che noi qui in Italia viviamo di pizza, comprare le bacchettine giapponesi e non saperle usare, sbagliare qualche parole in inglese ma sapendo che quella persona non l’avresti mai più vista. Ed è questa la cosa brutta, lasciare tutto e ritornare.
Io e la mia famiglia Giapponese siamo ancora qui a scriverci lettere, inviarci foto e tenerci sempre in contatto. Sono convinta che partire è una cosa meravigliosa, sai già che ritornerai a casa con un bagaglio culturale un po’ più grande, sai già che scoprirai tutt’altro mondo. Ho avuto l’occasione di partire a 15 anni e se ne avessi la possibilità rifarei tutto da capo.
Mentre scrivo ho un certo bruciore allo stomaco perchè mi manca tutto questo. Il Jamboree.
In Giappone ho lasciato una parte del mio cuore.
Kazue, mamma, aspettami che ritorno eh!
Chiara Abate
Reparto G. Falcone (SICILIA)