Global Development Village (GDV), il villaggio dello sviluppo globale: una delle esperienze più ricche e partecipate dell’intero Jamboree. Passeggiando lungo i lunghi viali, numerosi stand e decine di persone interessate a compiere esperienze, le più variegate possibile, così da conoscere usi, tradizioni, curiosità di altri Paesi del mondo e realtà associative.
Abbiamo fatto visita al laboratorio “Italian Inside” che ha come obiettivo quello di diffondere la buona cucina, il cibo sano e delle amicizie che si possono creare lavorando insieme preparando la pasta. I partecipanti imparano infatti a fare la pasta partendo dallo studio degli ingredienti per poi passare all’impasto con le diverse tecniche ed abilità e infine portano il risultato del loro lavoro presso le loro tende così da poterlo cucinare e gustare con gli altri partecipanti al Jamboree. Da un lato si è quindi in grado di conoscere la tradizione culinaria italiana e dall’altro di viverla in una dimensione pratica e concreta.
Sempre al GDV si tiene un laboratorio in collaborazione con la Città della Scienza che ha lo scopo di far apprendere le basi della fabbricazione digitale e sperimentarne l’applicazione in oggetti di uso quotidiano così come ad esempio la costruzione di una sedia mediante una serie di pezzi di legno.
Abbiamo chiesto a Fausta, del CMT italiano ed animatrice instancabile del GDV, cosa pensasse di questo momento e ci ha raccontato di “una occasione unica di incontro e scambio in cui i ragazzi possono conoscere un po’ della cultura italiana. Lo dimostra la risposta positiva che ci lasciano tutti i partecipanti che passano dai nostri stand al GDV”.

Un’altra bella pagina di Italia qui al 24° World Scout Jamboree!


Francesco Scoppola