Yin Yang: l’armonia di un reparto interregionale

L’avventura del reparto interregionale Grazia Deledda comincia col primo campetto tenutosi a Ostia antica dal 31 ottobre al 2 novembre.

 

46 ragazzi tra romani sardi umbri e molisani, tre capi e un simpatico assistente liturgico mischiati a un’esplosione di energia, giochi e tante risate senza escludere accese discussioni in colorite espressioni di dialetto sardo vs romano costituiscono la nostra piccola e bellissima marmellata di volti e di culture.

I compagni di viaggio si presentano, facendo emergere affinità negli interessi e creando da subito forti legami. Il tempo scorre alla rovescia tra le rovine del sito archeologico di ostia antica portandoci dritti alle radici della nostra storia: la Roma imperiale; un ulteriore salto nello spazio e ci ritroviamo nella terra di immense dinastie e grandi tradizioni.

 

Con mille attività ci prepariamo al grande e caotico evento a cui parteciperemo, sviluppiamo tattiche e strategie organizzative per non perderci niente e nessuno… i fuochi serali si consumano scaldandoci col tepore che avvolge ciascuno dei nostri avventurieri al pensiero di quest’ enorme avventura e alla fortuna di essere stati scelti, chiamati a parteciparvi come ambasciatori del nostro Paese.

Tra momenti spirituali e riflessioni si consolida il rapporto che unisce il reparto dalle molteplici lingue, provenienze, sfumature e sfaccettature, unito da un unico obiettivo e legato dalla voglia di mettersi in gioco in quest’occasione per imparare a guardare il mondo con occhi diversi.

Come la poeta Grazia Deledda scrive nel poema “Noi siamo sardi”, nel quale si evidenzia che proprio come ciò che costituisce l’identità dei sardi, non è un unico popolo, bensì più culture e tradizioni, così si compone questo reparto. Quest’ultimo si può riassumere quindi in una parola, che si lega anche a uno dei principi della civiltà giapponese, la quale semplice pronuncia lascia percepire il suo potente significato: armonia.

Cecilia Bevilacqua